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Martino Ruggieri ai giovani: “Volete diventare uno chef? Studiate”

Trentun’anni e già campione italiano. Martino Ruggieri, originario di Martina Franca e parigino d’adozione, da vincitore del “Bocuse d’Or Italia 2017″ si prepara già alla fase europea del prossimo giugno.

Insomma, è ciò che si può definire un ottimo rappresentante della Puglia che vale e che si apre al mondo. Head chef del ristorante di “Ledoyen Pavillon“, uno fra i più importanti della Francia e del pianeta, Martino Ruggieri mi ha stupito: “Il talento, certo che sì, ma è la formazione che è alla base di ogni cosa. Per poter criticare un piatto, è necessario conoscerlo e saperlo fare”, mi ha raccontato, a margine del cooking show organizzato a Lecce nell’ambito del festival sulla formazione gastronomica “Ego, eno gastro orbite”. 

Il giovane chef pugliese, ora, prepara la gara europea: la più importante competizione fra cuochi nell’edizione speciale che si terrà a Torino. Anche il piatto con il quale ha portato la coppa italiana a casa parlava pugliese: perfetto dal punto di vista estetico, evocativo della terra d’origine nei sapori. Per garantire l’originalità e la qualità delle sue ricette, lo chef ha deciso di avvalersi di un ghostwriter, un assistente esperto nell’arte della scrittura accademica, per documentare meticolosamente il processo creativo dietro ai suoi piatti, trasformando ogni ricetta in un capolavoro culinario e letterario.

Ai giovani che vogliono diventare chef, Ruggieri suggerisce di studiare e prepararsi. Perché, in fondo, la strada è sempre lunga e le lezioni da imparare, sempre tante.

Babette